Nella splendida località di Portorose si è svolto il meeting sportivo di Intesa SanPaolo.
La FIS i&o, in accordo con il Cral di Intesa è intervenuta con i suoi operatori offrendo trattamenti shiatsu e lezioni di self shiatsu.
In
questi giorni di lavoro e confronto con alcuni colleghi della F.I.S.
i&o, nel tentativo di trovare modalità efficaci e utili a
portare lo shiatsu in realtà diverse dalla nostra (come è avvenuto
a Portorose), sono sorte in me alcune domande.
Mi
chiedo, in tutta sincerità, quale sia il reale significato della
parola “Benessere” o, meglio ancora,
di
quale benessere parliamo quando cerchiamo di trasmettere il valore e
i possibili benefici del nostro lavoro.
Il
contesto in cui avviene la comunicazione può essere determinante, ma
andando oltre al legittimo desiderio di volersi divertire o di voler
lasciarsi cullare dalle onde del mare, rimane aperto il problema
dell'informazione e della comunicazione, nonostante negli ultimi
trent'anni si siano fatti passi da gigante in questo senso, sono
ancora molte (più di quanto potessi immaginare) le persone che non
conoscono lo shiatsu o che in fondo, pur avendone sentito parlare non
sanno di che cosa si tratti.
Di
fronte al piacere di una partita di calcio balilla o di burraco o al
relax procurato da un tuffo in piscina, il termine “Benessere”
associato ad una seduta di Shiatsu non genera spesso in modo adeguato
in chi ascolta la curiosità necessaria per scegliere di farsi
trattare.
La
mia è una provocazione, probabilmente neanche cosi nuova, ma mi
sembra giusto riaffrontare il tema soprattutto alla luce di alcune
esperienze fatte .
Alcune considerazioni personali .
- Responsabilità e Leggerezza
sono due parole che potrebbero sembrare in contrasto , ma in realtà
non lo sono.
Esiste la responsabilità di noi
operatori di conoscere bene la nostra professione, di portare avanti
in modo chiaro e semplice la diffusione di quest'arte, di non
inventarsi maestri o profeti di chissà quale dottrina, di avere
rispetto e amore per le sue origini e consapevolezza per il Bene che
può creare.
Come però succede quando si ama una
persona, occorre non essere pesanti, ciò che avviene nel rapporto
con un altro si sviluppa senza bisogno di controllo, occorre lasciare
che sia, lasciare che fluisca. Si sviluppa cosi una profonda Fiducia
nell'essere e le cose avvengono nel modo migliore possibile.
- E' proprio lo Shiatsu ad avermi guidato
a queste considerazioni, e ciò che produce un trattamento fatto con
il Cuore può essere tanto benefico per chi lo riceve quanto
illuminante per chi lo esegue.
E' mia esperienza che quando ciò
avviene, operatore e ricevente si avvicinano diventano affini, non ci
sono più barriere.
Quando una persona si avvicina a noi
con curiosità e desiderio di capire,e con cuore aperto ti racconta
di aver bloccato dei corsi di shiatsu, di essersi opposta allo
shiatsu presentato da alcuni operatori come una “via di liberazione
spirituale”, allora,dobbiamo essere certi di ciò che siamo e
portiamo, è nostro dovere spiegare con chiarezza i caratteri della
nostra arte, la semplicità di uno strumento alla portata di tutti,
ma la comunicazione deve avvenire senza inutili pregiudizi.
Il trattamento è già iniziato durante
il colloquio.
- Nella pratica, poi, tutto si scioglie,
tutto avviene senza sforzo, e può capitare che una persona
inizialmente imbronciata si alzi al termine del trattamento con un
sorriso e ti dica di voler riattivare i corsi di shiatsu , andando
però ad accertarsi della validità degli operatori, perchè è
passata l'informazione che esiste un iter formativo specifico.
La soddisfazione professionale, quando
avvengono simili incontri, cresce a dismisura, e ci si rende conto
che il lavoro personale può essere incisivo più di generiche
strategie di marketing.
- Il nostro ricevente diventa cosi la
modalità più diretta che abbiamo per diffondere lo shiatsu, sta a
noi il compito di farlo in modo adeguato. I miracoli avvengono.
Granello dopo granello di sabbia la
spiaggia si sta formando ed il sole splende su di essa.
Massimo Lemme
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